di Chiara Fabrizi

Sfiora quota 3,5 milioni di euro, coi quali saranno finanziati 29 interventi, la “quota” umbra del Piano triennale dei lavori pubblici 2024-2026 varato dal ministero della Cultura, che complessivamente vale oltre 235 milioni. In particolare, la fetta più rilevante in Umbria arriverà nei musei, ai quali sono stati assegnati quasi 1,4 milioni di euro, seguiti dai finanziamenti per interventi di tipo archeologico, che invece valgono 784 mila euro, da quelli del comparto Belle arti e Paesaggio, che si fermano a 740 mila euro, e da 571 mila euro di lavori negli Archivi di Stato. Zero risorse, invece, arriveranno in Umbria per le Biblioteche.

In particolare, nel decreto firmato dal ministro Gennaro Sangiuliano, si legge che dello stanziamento di 1.372.058 euro previsto per i musei dell’Umbria poco più di 402 mila euro verrano erogati nel 2024, 660 mila nel 2025 e 310 mila nel 2026. In questo comparto, arriveranno 222 mila euro in tre anni al Museo paleontologico Luigi Boldrini di Piegaro per l’efficientamento energetico e il mantenimento dei parametri di conservazione previsti per quei reperti; 150 mila euro sempre nel triennio sono stati assegnati al Castello Bufalini di San Giustino per il restauro degli elementi architettonici in pietra arenaria del monumento, ai fini della tutela e della conservazione del bene, dell’incolumità dei fruitori e del rispetto delle norme di sicurezza; 160 mila euro nel biennio 2024-2025 andanno al Museo archeologico nazionale dell’Umbria con sede a Perugia per la revisione delle gronde, dei discendenti e dei manti di copertura con manutenzione delle soglie delle finestre e degli infissi. Circa 60 mila euro, appostati nel 2024, vanno all’Area archeologica di Carsulae per il consolidamento e la riqualificazione del magazzino “vecchio”, ma il sito incassa anche 350 mila euro nel biennio 2025-2026 per il consolidamento, il restauro e il ripristino della cisterna romana. A Gubbio, invece, sono stati assegnati 170 mila euro tra il 2025 e il 2026 per il restauro e la sostituzione degli infissi lignei di Palazzo Ducale. Sempre nella città dei Ceri piccolo stanziamento, si tratta di 20 mila euro, per il Teatro Romano al fine di aggiornare il percorso espositivo dell’Antiquarium. Chiudono l’elenco il Museo archeologico nazionale e il Teatro Romano di Spoleto, ai quali sono stati riconosciuti 240 mila euro per la prosecuzione dei lavori di sistemazione dei magazzini e di adeguamento microclimatico per la conservazione dei materiali e anche per il miglioramento climatico nella Chiesa di Sant’Agata.

Per quanto riguarda gli interventi inseriti nel capitolo Belli arti e paesaggio, dei 742 mila euro riconosciuti all’Umbria 267 mila sono previsti per il 2024; 435 mila per il 2025 e 40 mila per il 2026. Il Mic in questo ambito ha finanziare per l’anno in corso 65 mila euro così da completare la rimozione delle opere provvisionali e procedere al consolidamento e restauro degli interventi previsti nella Cripta Badia Petroia a Città di Castello. Per ultimare il consolidamento e miglioramento sismico della chiesa di San Leonardo in Salci a Città della Pieve arriveranno entro l’anno 37 mila euro, mentre per finire l’isolamento sismico del Ciborio della chiesa di Santa Maria Maggiore a Spello sono stati stanziati 65 mila euro. Ammonta a 100 mila euro, invece, il contributo atteso nel 2024 a Bettona per completare il consolidamento e il restauro della chiesa della Villa del Boccaglione, che il prossimo anno beneficerà di altri 120 mila euro per l’allestimento dell’archivio negli spazi della ex limonaia. E nel 2025 a Spoleto ci saranno le risorse, ovvero 85 mila euro, per il consolidamento e il restauro degli affreschi e degli intonaci presenti nella chiesa dei santi Giovanni e Paolo. Infine, 40 mila euro sono stati impegnati per il prossimo anno in favore della chiesa di Sant’Agostino di Narni dove è necessario completare la messa in sicurezza della parete sinistra, decorata da affreschi, interessata da gravi fenomeni di distacco dell’intonaco. Nello stesso Comune per il 2025 sono attesi ulteriori 150 mila euro per lavori di restauro e valorizzazione delle mura urbiche.

Per gli interventi di natura archeologica, poi, l’Umbria ha spuntato 784 mila euro di cui 350 mila per il 2024, 354 mila per il 2025 e 80 mila per il 2026. Nel dettaglio per l’anno in corso 220 mila euro sono state riconosciute per la ricostruzione della parte medievale del tratto di mura poligonali di Amelia crollate nel 2026, mentre altri 70 mila euro arriveranno ad Amelia sempre  nel 2024 per il completamento del restauro e della ricostruzione del tratto di Porta Leone delle medesime mura. A 274 mila euro, invece, ammonta l’aiuto ministeriale per ampliare l’area di scavo del sito archeologico Urvinum Hortense di Cannara, dove con queste risorse si potrà lavorare anche al progetto di copertura delle cisterne. Settantamila euro in tre anni sono stati assegnati per depositi di materiali archeologici presenti in vari comuni al fine di procedere a manutenzioni, allestimenti e realizzazione degli impianti.  A Porano sono attesi nel 2024 50 mila euro per la Tomba Hescanas dove occorre procedere al completamento degli interventi di sistemazione degli esterni e al miglioramento del microclima interno, oltreché all’adeguamento degli impianti. Centomila euro, infine, sono stati appostati tra il 2025 e il 2026 in favore della Foresta fossile di Dunarobba ad Avigliano umbro per finanziare interventi conservativi di messa in sicurezza dei tronchi e per sostenere l’implementazione dei percorsi di visita. 

Chiudono il cerchio i 571 mila segnati nel Piano triennale per interventi negli Archivi di cui 131.236 arriveranno nel 2024; 220 mila nel 2025 e 220 mila nel 2026.  In particolare, quest’anno 28 mila euro vanno a Palazzo Mazzancolli di Terni per il restauro del portone d’ingresso, dello scalone monumentale e dell’affresco in direzione; altri 150 mila euro spalmati in tre anni andranno per la prosecuzione degli interventi di restauro dei registri del catasto gregoriano di Perugia, mentre 45 mila euro sono stati assegnati a per proseguire il restauro dei fogli membranacei di Spoleto. Poco più di 38 mila euro in tre anni sono stati assegnati all’Archivio di Stato di Perugia per l’adeguamento e la messa a norma delle attrezzature del laboratorio di restauro, altri 80 mila euro tra il 2025 e il 2026 arriveranno sempre alla sede del capoluogo dell’archivio di Stato per l’adeguamento degli impianti elettrici e di climatizzazione. Infine, 30 mila euro sono stati riconosciuti alla Fondazione Umbria Jazz per la digitalizzazione dell’archivio audio e video del festival di musica

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.