di M.R.
Sono convocati per giovedì 28 marzo al ministero delle Imprese e del Made in Italy i rappresentanti delle istituzioni umbre e ternane, nonché i vertici dell’acciaieria, per un ulteriore confronto, probabilmente quello decisivo (salvo nuove, ennesime sorprese), sul cosiddetto Accordo di programma.
Arvedi-Ast La notizia, diffusa dal Corriere dell’Umbria, trova conferma presso fonti aziendali. Il patto, come ormai noto, comprende intese tra l’imprenditore di Cremona e gli enti locali, nonché il Governo e anche l’Ue, per la realizzazione del piano industriale pensato per Acciai speciali Terni. Un intervento sulla storica fabbrica di viale Brin per circa un miliardo di euro, compresi i contributi pubblici previsti, quindi l’ammodernamento di alcune linee produttive, la laminazione dell’acciaio magnetico colato in Lombardia, lo sviluppo dell’area dei fucinati e, tra le altre cose, notizia recente, anche nuove assunzioni.
Piano industriale Acciai speciali Terni Al tavolo romano di giovedì, come di consueto dall’avvio dell’iter, non prenderanno parte i sindacati. Con le organizzazioni dei metalmeccanici il confronto con l’azienda sul piano industriale proseguirà a Terni. Il primo incontro risale ormai allo scorso dicembre ma già la scorsa settimana le segreterie di Fim, Fiom, Fismic, Uilm e Ugl sono state informate del buon andamento dell’industria siderurgica locale, pur in un quadro europeo dell’inox che non brilla.
Al Mimit L’appuntamento di giovedì al Ministero sarà probabilmente anche l’occasione per sciogliere gli ultimi nodi, quantomeno fare il punto sulla bonifica della ex discarica di Valle, tra metodi, responsabilità e tempistiche.