«Cara Barbara, ti ho conosciuta attraverso i racconti di tua sorella, di chi ti ha conosciuta, ma anche dai giornali e mass media. Tutti parlavano di una storia ingiusta. La tua storia mi è entrata subito nel cuore e lo ha fatto sanguinare. L’ingiustizia, la mancanza di libertà, il potere dell’uomo su quello della donna. Pensieri che mi soffocano ogni volta che ti penso, ma non smetto di farlo Barbara». Così Paola Aceto, Coldiretti Umbria, componente Osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e illegalità per ricordare la donna scomparsa da Amelia nel 2009.

La lettera «La voglia di lottare per la verità, per la giustizia contro l’omertà, contro il silenzio, hanno sempre la meglio. Ci muovono, ci spronano. L’impegno dell’Osservatorio Regionale, di cui faccio parte, si è rivolto a te sin da subito, continuiamo a cercarti, a ricordarti, continuiamo a parlare di te, a fare. Così infatti è nato il Protocollo libere di essere, per affiancare donne che intendono allontanarsi dai propri nuclei familiari a causa di affiliazione di stampo mafioso. Continueremo a fare, a raccontare, non ci sopiremo. Ci sono dei bellissimi versi in una poesia di Emily Dickinson che parlano della verità e che ti voglio leggere:

Morii per la Bellezza, ma ero appena
composta nella tomba
che un altro, morto per la verità,
fu disteso nello spazio accanto.

Mi chiese sottovoce perché ero morta
gli risposi ‘Per la Bellezza’.
‘E io per la Verità, le due cose sono
una sola Siamo fratelli’ disse
.

La bellezza è verità, la verità è bellezza, questo è tutto ciò che abbiamo bisogno di sapere, dice John Keats ed è per questo cara Barbara che non smetteremo di cercarti, di parlare di te, di ascoltare storie simili alla tua, perché la tua storia porti verità in questo mondo che ti ha tradita, ferita, nascosta. La tua storia non verrà celata, non sarà dimenticata, non sarà coperta dal muschio finchè c’è chi chiede incessantemente: ‘Dove sei Barbara?’».

L’iniziativa L’iniziativa nasce in seno all’Osservatorio Regionale sulle Infiltrazioni e l’illegalità della regione Umbria. L’idea si inquadra nel più ampio lavoro di accompagnamento, supporto e proposta a partire dalla storia della scomparsa di Barbara Corvi. Il progetto ‘lettere per Barbara Corvi’ prevede la pubblicazione mensile – ogni 27 del mese a partire dal 27 giugno 2022 – di una lettera scritta da persone significative appartenenti alla società civile impegnata nella ricerca della verità e nel costruire memoria e pubblicata sulle testate giornalistiche umbre e calabresi. In tal senso, l’obiettivo generale della proposta è rendere la memoria di Barbara Corvi una prassi condivisa coinvolgendo persone e associazioni nel territorio umbro e non solo.

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